Nato inizialmente come semplice fortezza per difendersi dagli assalti dei nemici, è stato nel corso del tempo rinforzato e via via trasformato anche in una ricca dimora che ha accolto diverse nobili famiglie siciliane. Le prime notizie storiche relative a questo castello risalgono al 1160. Vicende storiche che si intrecciano con la leggenda. Matteo Bonello, uno dei primi proprietari del castello, era un acerrimo nemico del re Guglielmo I detto il Malo (nome che non gli fu dato a caso!). Dopo avere assassinato il consigliere del re, Bonello si rifugiò nella sua tenuta fino a quando, ingannato dallo stesso re, fu catturato, torturato (gli furono cavati gli occhi e recisi i tendini dei talloni) e lasciato morire in una delle torri. Da allora il fantasma di Matteo Bonello, secondo le testimonianze di molti che dicono di averlo avvistato, si aggira inquieto per il castello in cerca di una pace eterna! Con l’avvento della nobile famiglia palermitana dei Chiaramonte, il castello venne ampiamente fortificato e rafforzato, al punto che per quasi 1 secolo, dal 1302 al 1392, riuscì a resistere agli attacchi del potere regio degli Aragonesi. Il ‘400 è il periodo di maggiore splendore della città al punto che Giovanni Alfonso Henriquez, viceré di Sicilia, diede a Caccamo lo stemma che si vuole un tempo ebbe Cartagine (una testa di cavallo), con aggiunte le tré gambe di Sicilia. Ma dopo il periodo di massimo splendore inizia una lunga e lenta decadenza. Prima gli Amato e poi i De Spuches proveranno a restaurare il castello, deturpando alcune aree, mentre molti dei preziosi arredi furono portati via. Il terremoto del 1923 provocherà una serie di crolli che abbatteranno diverse aree. Dal 1965 il castello è di proprietà della Regione Sicilia.
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